Nel paese di Maiadieta ogni anno si teneva una gara importantissima, conosciuta in tutto il mondo: il pasticciere che fosse riuscito a preparare il dolce più buono avrebbe vinto una settimana di vacanza sulla cima di Panna Montagna, un idromassaggio nella Gelatina Frizzantina e una gita in barca sul Mar Mellata.

Erano già sei volte che il pasticcier Cannolo cercava di vincere, ma senza successo: i suoi dolci erano buonissimi, ma – ahimè! – la decorazione rovinava sempre tutto: con le salse di guarnizione che colavano ovunque, le ciliegie che rotolavano per terra e le meringhe spiaccicate l’una sull’altra, ai giudici passava tutta la voglia di assaggiarli.

Al pasticcier Cornetto non andava meglio: i suoi dolci erano bellissimi, con decori spettacolari alti fino al soffitto, statue di cioccolato fondente e fuochi d’artificio di scoppiettante caramello, ma… il sapore era terribile, e dopo averli mangiati veniva a tutti un gran mal di pancia!

Un giorno, però, Cannolo ebbe un’idea. Così chiese a Cornetto:

«Cosa ne dici se partecipiamo insieme, alla gara? Tu sei bravo a decorare e io faccio dolci molto gustosi: se uniamo le forze magari riusciremo a vincere!»

E così fecero: Cannolo preparò una torta talmente buona che chi la assaggiava aveva l’acquolina in bocca per cinque anni interi e Cornetto realizzò una decorazione tanto alta e sontuosa che arrivava fino alla luna e ogni tanto qualche astronauta di passaggio ne assaggiava un pezzettino.

Inutile dire che quell’anno i due pasticcieri vinsero il primo premio: mai la fine di una storia fu più dolce di così!

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