La fata nella tazza

Filastrocche | 0 commenti

Nella credenza di zia Luigina

c’è una graziosa e vecchia tazzina

di porcellana, tutta sbeccata,

e proprio lì ci vive una fata.

È grassottella, mani paffute

guance rotonde e orecchie puntute.

Un tovagliolo ha per vestito

e per cappello un grosso candito.

Ai piedi porta dolci zollette

che, eleganti, le fan da scarpette!

Quando la tazza è nel lavandino,

la fata afferra il suo cucchiaino

e navigando tra piatto e posata

pesca le perle di marmellata.

Poi balza lesta sulla teiera

lì dove issa una rosa bandiera.

Io ve lo dico, siete avvisati:

sopra c’è scritto che è dei pirati!

Guai a sfidare la cara fatina:

è lei il terrore della cucina!

Ecco che afferra un grosso biscotto

per poi usarlo come canotto

e attraversar un mare di miele,

onde di latte, burro di vele.

Una volta raggiunta la zuccheriera

la fata corre di gran carriera:

slalom tra crema e zabaione

e poi un palleggio con il limone.

Quando il tè delle cinque è concluso,

lei se ne torna facendo il muso,

ma dura poco, e lo sai perché?

C’è un fatino che la aspetta… nel bicchiere del caffè! 

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